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venerdì 31 agosto 2007

Oscillazioni


Fibrillo.


Vibro come una gomena tesa in aria tra due piloni quando il vento soffia forte.


Eppure l'aria e' cheta, calda, appicciosa.





Stasi.




E mi ricordo quando tentai di spiegare il concetto di segnale televisivo ad un mio prozio allora gia' ultra ottantenne, quinta elementare, una lunga prigionia in Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale a corredo di un curriculum vitae da semplice agricoltore.

Ero abbastanza ottimista non tanto nelle mie capacita' di esporre un concetto tanto complesso in parole semplici, quanto nelle capacita' intuitive del mio interlocutore, che detto per inciso conosce per intiero l'Inferno di Dante, a memoria... non so se mi spiego.


"Vedi, zio, ogni puntino che tu vedi sullo schermo... in qualche modo quello viene portato da un segnale che vibra ad una frequenza velocissima..."


"Vibra velocissima? Allosa se je guardi tu la vedi ferma!"

Stupii, ma non piu' di tanto.


Stasi, dicevo.

Ma sono io che fibrillo mentre tutto e' fermo, oppure intorno a me la vita oscilla ad alta frequenza, tanto da apparirmi immobile mentre in realta' e' in preda da un entropico parossismo?


Sono io che mi devo dare una mossa?

Fibrillo....




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