Se quello che capita a una famiglia come tante non ti basta, c'e' sempre Google!
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lunedì 4 aprile 2011

Dieci





Uno era l'anno che er core ancor piagne
lassamole perde tutte quelle magagne
e mentre la Roma vincea lo scudetto
io finalmente te strignevo ar petto

Due genitori senza esperienza
t'han preso per mano con tanta pazienza
e tu coll'occhioni belli spalancati
c'hai reso migliori in questi anni incantati

Tre ora siete, er nummero perfetto
eppur pare ieri ch'eri tu er solo affetto
sei stata paziente colle sorelline
piegando la testa alle loro manfrine

Quattro era er giorno, quer giorno d'aprile
la notte passata quasi senza dormire
in attesa che arrivi la mia pargoletta
io spegno ed accenno n'antra sigaretta

Cinque le dita della tua mano
che quanno ciai voja accarezzano er piano
lo sai che sentitte sona' me commuove
le note raccontano sempre storie nuove

Sei come er verbo che dice sei bella
sei dolce, gentile, paziente donzella
sensibile, assieme pigrona e danzante
de cose da fa' ce ne avrai sempre tante

Sette der monno so' le meraviglie
ma er conto lo fecero senza le mie figlie
e tu come er faro de Alessandria d'Eggitto
drento a questo nummero ce stai de diritto


Otto le ruote dei tuoi pattini bianchi
tu che sfrecci e volteggi e quasi non te stanchi
statte dietro e' impossibile, manco me ce provo
vai veloce e il tuo babbo nun e' piu' cosi' nuovo

Nove era ieri e nun tornera' piu'
restera' nel mio cuore e ci resterai tu
mo' che vai in doppia cifra nun pensa' d'esse granne
anche se verrai alta piu' de me de du' spanne

Dieci e' arivato e nun so come hai fatto
ma nun era sol ieri che camminavi a gatto?
So' passati du' lustri, tremila e piu' giorni
e lo so che bambina piu' tu nun ritorni

Io non so se esse granni davvero conviene
cellulari, amichette, le feste e le cene
Sotto sotto tu resti sempre in braccio a papa'
che te narra 'na storia e te fa addormenta'.

martedì 20 aprile 2010

Prima comunione: istruzioni per l'uso


Magari molti di voi, come il sottoscritto, si apprestano al ferale evento della prima comunione del proprio figlio o della propria figlia.E allora, miei cari sventurati, vi serve proprio un piccolo vademecum per cercare di arrivare vivi e possibilmente in condizioni di salute accettabili al giorno della prima comunione.
O almeno pe' capi' a cosa stante andando incontro, se gia' nun ce state in mezzo.

1. La casa
I figli crescono, le mamme invecchiano e i papa'... imbiancano.
E in effetti vostra moglie ha adocchiato quelle macchiette nere che intarsiano le pareti del bagno e della cucina, gnente de che se pensate che dovreste comunque un giorno rifare tutti gli impianti elettrici ed idraulici, nonche' creare il bagnetto di servizio e tramezzare il salone per ricavare una cameretta in piu'. Ma tant'e', quelle piccole striature nere dovute alla condensa sono come uno sfregio su una tela del Tintoretto, e vanno assolutamente eliminate prima della data dei festeggiamenti.
Poco importa che tanto tra sei mesi aristaremmo dacapo a dodici: s'hanno da leva' e basta.
Guarda caso, la consorte ha visitato lo smorzo piu' vicino e siccome in offerta c'erano le bovatte di semilavabile, ha pensato bene intanto di comperarla, che poi male che vada una pittata la darebbe lei. Dopo sei mesi di bovatte in mezzo alla cucina, e occhiatacce mentre cercate di recuperare le forze nel fine settimana collaudando la tenuta delle molle del divano, le bovatte stanno ancora li'e la tattica diventa quella di far arrivare una schiera di ditte per far preventivare i lavori.
Arrivano tutti sti artisti della mazzocca che come tali, per una grattatina e una stuccatina e un paio di mani di vernice, guadambiano 120 euri al giorno, ovviamente materiali esclusi e tra questi materiali c'e' anche la fattura.
Intanto voi cercate di capire se l'operazione coprimacchia possa diventare una roba che abbia un senso, tipo approfittare dell'ineluttabilita' dell'evento per fare le tracce almeno nei due ambienti oggetto dei restauri, per poter almeno eliminare una parte del vecchio impianto a filtubo. Chiaramente tirare due tracce col frullino e riempirli di stucco costa quando un cesso nuovo di pacca, e il preventivo schizza come i vostri occhi fuori dalle orbite.
A quel punto, vostra moglie ha praticamente vinto: se siete degli impiegati e 120 euri al giorno non li guadagnate manco con gli straordinari, allora iniziate a prendere seriamente in considerazione l'idea di scahiantare la cervicale e farvi i lavori per conto vostro.Solo se siete particolarmente fortunati troverete, quasi per miracolo, uno che vi fa lo stesso lavoro per la meta' dei preventivi finora ricevuti.
Altrimenti fate una croce sopra il derby, la coppacampioni e le pennichelle tra i due eventi.

2. La panza
Se siete passati indenni attraverso il freddo inverno riscaldando le stanche membra a suon di vinello e ammazzacaffe', e' venuto il redderazzionem: il vostro stomaco gonfio e' francamente impresentabile in occasione del sacro evento. Per quanto vi sforziate di ritirare la panzetta quotidiana e di ricorrere a camicione larghe e fori dai calzoni, sapete benissimo che certi trucchetti saranno inapplicabili in fase di vestizione per la cerimonia.
E lo sa pure vostra moje.
Mi auguro per voi che alla fine dell'ultima dieta non abbiate regalato i pantaloni taglia 62 e le giacche calibrate: e' il momento di tirarle fuori con sussiego per la salvezza vostra e del vostro portafoglio. Altrimenti, vi aspettano almeno due mesi a base di insalata e petto di pollo, salvo poi ingozzarvi come anatre all'ingrasso alla mensa aziendale, fuori dal controllo severo del cerbero muliebre.

3. La macchina
C'e' da lavare la macchina. Nun sarebbe gnente. Ovviamente non la usate voi, che transumate da e verso la capitale con il vostro scooter truffa anche quando grandina. Il peggio e' quando dovrete provvedere a svuotarla dalle masserizie accumulate dalla prole: cuccioli cercamici fanno capolino dai tasconi dietro i sedili, stickers di ogni foggia e guisa sono appiccicati con il mastice ai finestrini, paia di scarpe in attesa di essere consegnate alla Caritas hanno fatto ormai la muffa nel portabagagli, assieme ad ombrellini con le stecche immancabilmente rotte, hoolahop per il pattinagigo artistico, matite, penne, cartacce, resti di pizza paleolitici, scontrini, fatture, e cosi' via, cosi' discorrendo.
Ma non osate lamentarvi: erano mesi che si parlava di realizzare un nuovo sgabuzzino tramezzando la camera da letto...

4. Il pranzo (o la cena)
La via crucis inizia molto prima di Pasqua con la visita ad un numero imprecisato di strutture ristorative che hanno gia' le agende traboccanti di preventivi, anticipi, menu', appuntamenti.Un pranzetto normale costa dai 30 euri a capoccia in su, la roba e' sempre la stessa (antipasto, un paio di assaggini che te viene da di' che cazzo, io vojo magna', ma che so' st'assaggini, arrosto misto di carne o pesce, bevande, caffe').
In ogni caso, e' una tassa da paga' e la paghereste pure volentieri, quando vostra moglie scopre che con la stessa cifra si puo' fare un catering in giardino. Inorridite, pensando alle macchine da parcheggiare, ai tavolini, alle sedie, ai regazzini che schizzano da ogni parte mentre cercate di addentare un assaggino tiepido, mentre la gente deve salire a casa per fare pipi' e notera' il meraviglioso lavoro fai-da-te in cucina e in bagno, criticando il fatto che se ci si mette controluce si vede che la parete non e' stata rasata ad arte...
Il terrore puro vi assale quando un barlume di lucidita' vi fa prendere in considerazione l'idea che potrebbe anche piovere, e a quel punto il marasma di parentame potrebbe essere costretto a transumare in taverna che pero' e' buia e ingombra da masserizie, oppure a casa, che non e' buia ma e' comunque ingombra di masserizie.
Non cercate di far riflettere la vostra compagna su simili eventualita': sarete tacciati di pensare solo in negativo. Rimettete l'anima a Dio e magari vi sara' concesso di esprimere, inascoltato, il vostro parere sul dubbio amletico se far fare al catering due assaggini di pasta con gli asparagi o zucchine e gamberi.
Alla faccia della amatriciana in trattoria.

5. Il significato religioso

A margine del delirio, preparatevi ad affrontare il lungo percorso che portera' vostro figlio/a a ricevere il sacramento della Comunione.
Dopo due anni di catechismo e di sante messe tutte le domeniche, a un certo punto la sera tornate a casa, vi sedete al desco familiare e trovate il/la comunicando/a a mani giunte.
Mentre mettete il parmigiano sulla minestra, la prece silente continua imperterrita. Senza rendervene conto, avete finito il brodo e state per aggredire il petto di pollo e quello/a sta sempre li', a mani giunte.
Ogni invito a magna' che la minestra se raffredda, e' inutile.
Cominciate a preoccuparvi, temendo che ce sia rimasto/a secco/a, tanto non ve risponne nemmeno, fino a che non gli/le date un paio di scossoni, ricavandone in cambio uno sguardo che se lo porti a Napoli hai risolto i problemi dell'inceneritore.
'Sta preghiera eterna finisce, e l'argomento de discussione e' che a scola j'hanno fatto di' 30 avemmarie per una scola de regazzini in India che rischia de chiude, allora loro hanno pregato e mo' pare che nun chiude piu'.
Poi la battuta finale: "me sa' che prendo i voti."
A quel punto, aprite er quaderno de matematica, e je fate vede' che voti sta a prende.
Poi cercate de spiegaje che a fa' der bene alla gente, basterebbe la domenica, invece d'anna' a messa, anna' a trova' i vecchietti nei nosocomi.
E dopo che avete cercato de fa' un discorso moderato e profondo sur significato de esse cristiani fori dalle pantomime der clero, ve sentirete di' che la domenica successiva ce sta un ber ritiro ar centro Salesiano a la Bufalotta.
Genitori e figli.
Amen

giovedì 19 marzo 2009

La Festa del Papa'


Auguri babbo
Oggi e' la tua festa e io ho iniziato a pensare a tutte le cose che vorrei per te. Chi ho pensato tanto che mi sono anche un po' stancata, e allora mi sono messa vicino un vasetto di Nutella per riprendermi un po'

La prima cosa che vorrei per la tua festa, babbo, e' che tu smettessi di fumare.

Si lo so che non fumi da due settimane.
Pero' lo sai che non hai smesso.
Si vede che ci pensi, che ogni tanto ti giri a cercare il pacchetto e l'accendino sul mobile in sala, vicino al portafogli.
E' come quei cartoni di Scubidu' che ci stanno i fantasmi.
Devi smettere di fumare babbo, che lo sai che ti fa male e poi, sinceramente, puzzecchi anche un po' quando ti bacio e tu hai appena fumato.

Poi babbo vorrei che tu smettessi anche di far finta di fare la dieta. Ma non che ti rimetti a mangiare come uno che e' stato sei mesi su un'isola deserta. No babbo, devi smettere di far finta di stare a dieta e mettertici veramente, ok?

Poi babbo, visto che e' la tua festa, vorrei che fossi un po' meno nervoso. Tipo quello in macchina che l'altra mattina ci passava ma ti rompeva che non ci passava, io lo so che tu hai ragione che ci passava, ma non c'era un altro modo di farglielo capire senza sturargli le recchie attraverso due finestrini chiusi?

Poi babbo, vorrei che avessi piu' pazienza se noi bambine lasciamo tutto in disordine e tu quando arrivi devi raccogliere tutto che pure mamma non e' che collabora tanto da questo punto di vista, anzi pure lei ci mette il suo bel carico da 11 con tutta la sua roba appoggiata piu' o meno da tutte le parti. Perche' quando arrivi non ti metti il pigiamotto e ti rilassi un attimo, poi la roba si rimette a posto da sola, basta fare salabadula magicabula e chittisinc... no babbo ecco, le parolacce proprio bisogna che le eviti senno' poi e' re-go-la-re babbo che io a scuola le ridico a tutti i miei amichetti e a quelle invidiose delle mie amichette che non c'hanno ancora la wii e scusa, ma oggi se non c'hai la wii, che campi a fare dico io.

Volevo farti tanti auguri babbo e ringraziarti perche' fai tanti sacrifici per me e le mie sorelle e non ce li rinfacci mai... vabe' insomma, proprio mai mai non esageriamo, pero' si vede che le cose le fai con una mano sul cuore e una sul portafoglio, ma e' la prima mano che conta, vero babbo?
Poi volevo ringraziarti perche' l'altra sera pure se eri furibondo non hai sculacciato la mamma pero' certo che hai strillato parecchio, non sarebbe il caso di abbassare un pochetto il volume in certi casi, soprattutto perche' ci stava il Mondo di Patti in televisione e non e' che ho capito tutto e poi babbo, a me dispiace quando tu e mamma bisticciate e tu si vede che ti arrabbi mentre mamma pure dice che non e' niente pero' si vede che se potesse ti tirerebbe tutti i capelli solo che non puo' perche' non ce li hai piu'....


Insomma babbo, tanti tanti auguri per la Festa di San Giuseppe, e spero che tu ti sia divertito oggi al lavoro con gli altri papa', e mi sa di si che ti sei divertito perche' sei arrivato pure un pochettino tardi, pero' non fa niente, anzi meglio cosi' non ci hai strillato alle 6 del pomeriggio ma alle 7 e per un'oretta siamo state piu' tranquille a giocare.
Stasera sarai il nostro re e noi ti staremo vicine e non ti faremo arrabbiare te lo prometto. Ti porteremo le ciabatte e non insisteremo per voler vedere i cartoni invece del telegiornale.

Ah babbo.
Quando torni, che mi porti un altro barattolo di Nutella che l'ho finita?
Ma con calma eh. Basta che lo fai prima di metterti a lavare i piatti, senno' poi i negozi chiudono...

Grazie

Carla.

venerdì 27 febbraio 2009

La scuola italiana

La scuola italiana prepara al mondo del lavoro.
Garantito.
L'effetto-Gelmini si fa' sentire, eccome!
E chi l'ha detto che la scuola non da' un futuro ai giovani?
Niente de piu' sbajato!
Pensate che gia' dalle elementari, li preparano alle professioni piu' redditizie, in modo che il futuro de sti regazzini sia messo al sicuro in settori che non risentiranno mai della crisi!
Anzi, piu' se MORIMO de fame, mejo staranno i nostri figli!

Nun ce credete?

Ecco la prova provata.....





Pagella elementare..

giovedì 27 novembre 2008

Noi e i bambini: Children See, Children Do

Vi invito a vedere questo filmato. A rifletterci su. Magari per un attimo.
Ma poi rifletteteci ancora. E dopo il pensiero, mi raccomando, i fatti.





Ringrazio

http://www.napcan.org.au/index.htm

per avermi autorizzato a pubblicare questo video.
Per tutti coloro che vogliano promuovere, attraverso i loro blog, questo spunto di riflessione,
vi segnalo le istruzioni nella sezione laterale del blog.
Grazie ancora.

martedì 18 marzo 2008

Cantando con babbo

Mi piace tanto quando babbo prende in braccio Emilia e si siede davanti al computer.
Emilia si emoziona tantissimo quando babbo le dice "Sentiamo la mucchija?" che poi sarebbe la "musica" ma babbo la chiama cosi' e allora Emilia comincia a ridere e battere le sue manone da bimba di 15 mesi.
Io e Donatella ci mettiamo ai lati e cominciamo a chiedere le canzoni piu' disparate: Howard Jones, Janet Jackson, Santana eho eho eho eh e anche roba stranissima, tipo i Nightcrawlers.
Babbo va su un sito che si vedono i video e ce ne sono di davvero divertenti.
A volte babbo si vede che insegue i suoi ricordi, e si mette a cercare delle canzoni che la maggior parte delle volte sono davvero lagnose.
Allora comincia a cantare e si sente che magari una volta aveva una bella voce, e poi chiude gli occhi e quando li riapre ce li ha lucidi forse perche' pensa a quando aveva tutti i capelli e voleva fare il cantante.
Io non sempre capisco perche' gli viene un po' da piangere, pero' quando mi mette questa canzone mi viene un po' da piangere anche a me, anche se le parole non le capisco e secondo me non le capisce manco babbo, pero' non mi pare tanto importante, perche' e' tutta la canzone con il video di Uinnidepu' che e' molto romantica e forse al babbo piace perche' ritorna un po' bambino o forse perche' si sente un pochetto piu' vicino a noi piccolette.



Emilia batte le manine e sgrana gli occhietti quando vede Tigro che salta sulla coda, mentre a me piace tanto quando si vede Uinnidepu' che gioca insieme a Cristoferrobi.
Spero che babbo riesce a copiarmela sull'emmeppittre' che cosi' quando prendo il pulmino per andare a scuola la mattina me la vedo e non sento tutte le parolacce che dicono quelli di terza e di quarta, che a me le parolacce mi fanno schifo anche se le so' tutte e mi piace pure a me far vedere che le so', anche se poi babbo mi fa gli occhietti severi e mi dice che non le devo dire manco per esempio.
Chissa' se Uinnidepu' le dice, le parolacce...

venerdì 2 novembre 2007

Smettete subito

"Babbo, perche' tu e mamma litigate sempre?"


L'aria ancora sfrigola per la recente litigata davvero fuori dalle righe.
Barbara dissimula malissimo il nervosismo, io da un lato vorrei cercare di placarla, dall'altro sarei tentato di andarmene, e da un altro ancora (ma che sono, un cubo? so' pieno de lati...) devo cercare di minimizzare e sdrammatizzare la situazione, pressato come sono dalle domande insistenti e un poco disperate di Carla e Donatella, mentre Emilia si guarda attorno colla sua saggia aria di una che a 10 mesi ha capito gia' tutto, e rosicchia con i due dentini che si ritrova una crosta di pane.
"Amore, babbo e mamma non litigano (no, mica...) magari discutono un poco a voce alta, perche' i grandi fanno cosi' (si, i grandi idioti)..."
Carla mi guarda con due occhi grandi come due piatti di portata. E' quella che si e' gustata lo spettacolo in diretta, e che ha dimostrato una forza d'animo impressionante per i suoi sei anni e mezzo: "Babbo, ma come mai, era stata una giornata bellissima e poi vi siete messi a litigare, io ho chiesto a scuola e le mie amichette dicono che i loro genitori non litigano mai..."
Invidio 'ste coppie che riescono a non sfanculeggiarsi tre minuti tre davanti ai figli, e poi magari si sbranano per ore a tarda notte. Cerco di spiegarlo a Carla, che a tutti capita di discutere un po', ma la vedo che non e' convinta, e tutto sommato mi sento talmente in colpa che ci credo che non ho grandi possibilita' di farmi credere.
Donatella intanto ha mantenuto la concentrazione dei suoi occhioni blu su un foglio in cui ha disegnato una casetta in mezzo a un prato.
Finito di colorare il tetto, alza lo sguardo, e in maniera perentoria chiede la parola.
Ha quattro anni o quattromila, non lo so, pero' quello che dice e' di una semplicita' disarmante:
"Mamma, babbo, voi da oggi fate come dico io, va bene? Quando vi viene da litigare, invece di continuare, smettete subito".
No more need to be said.






mercoledì 31 ottobre 2007

Halloween!

Oggi e' Halloween!

Non capisco come mai a babbo, tutte le volte che gli nomini Halloween, gli viene la faccia strana... come quando a cena ci stanno le verdure bollite, oppure quando mamma organizza quegli splendidi week-end per fare il cambio di stagione...
Per me invece Halloween e' fichissimo, ho disegnato un sacco di zucche e di pipistrelli, li ho ritagliati e poi con la colla li ho attaccati sui mobili della cameretta e sulle sedie (mi sarebbe piaciuto attaccarne qualcuno anche in salone, ma babbo s'e' messo a fare il pazzerello, con le gambe e le braccia aperte sulla porta a gridare "Dovete prima passare sul mio cadavere!").

A scuola ci fanno fare il giro delle classi dicendo "Dolcetto o Scherzetto", cosi' ieri sera mi sono messa ad aiutare mamma a cucinare dei biscotti con la nutella o con la marmellata.
Quando gliel'ho detto, babbo ha mugugnato qualcosa del tipo che mille anni fa quando lui era bambino come me a scuola gli facevano fare le gare di lettura e di copiato, ma poi si e' messo anche lui in cucina a vedere quello che combinavamo, e ha rubato pure un paio di biscotti senza che mamma se ne accorgesse...

Per me il coso piu' fico di Halloween e' il fantasma, perche' io non ho paura dei fantasmi, lo so benissimo che non ci sono davvero i fantasmi, anche se ieri sera col temporale e i lampi e' andata via la luce all'improvviso e sentivo dei rumori bruttissimi, dei passi soffocati che venivano da di la' e poi a un certo punto un botto forte e poi una voce che diceva una parola magica tipo "maporcaquellazozzamaiala" e poi sempre quella voce che ce l'aveva con la fattoria degli animali e coi miei pennarelli mi pare, e mi veniva quasi da piangere perche' magari ho pensato che un fantasmino piccolo poteva pure esserci e che si voleva prendere i miei giocattoli, poi ho visto una luce che si avvicinava con dietro una macchia scura grande e con la pancia, e stavo per chiudere gli occhi quando ho visto che era babbo e che pure prima tutti quei misteriosi rumori in salone li aveva fatti lui per cercare l'accendino e le candele.

Il piu' bel regalo di Halloween pero' me lo ha fatto proprio babbo mio, che da 5 giorni non fuma piu'. E' molto coraggioso il mio babbo, pero' devo ammettere che alza la voce un pochetto piu' del solito e perde piu' facilmente la pazienza. Dice che gli mancano Nico e Tina, due amici suoi del lavoro credo... e ti credo, pure a me mancano le mie amichette, sai!?! Meno male che le vedo domani a scuola e che giochiamo alle streghe di Halloween...

lunedì 25 giugno 2007

La luna ci insegue


"Babbo!"
"Dimmi amore!"

"La luna ci insegue.."

La via Cassia sfrigola sotto le ruote della mia macchina, i fari abbaglianti del controesodo domenicale rischiarano l'abitacolo a giorno, e l'aria condizionata non si puo' accendere anche se faranno 30 gradi qui dentro, perche' senno' le piccole si beccano un raffreddore.

"Davvero amore? Chissa' come mai la luna si e' messa in testa di inseguire proprio noi..."
"E' cosi' babbo, guarda, ci viene proprio dietro..."

Mi aspetta una settimana d'inferno prima delle due settimane al mare. Chissa' domani che traffico per arrivare al lavoro in macchina.

"Babbo..."
"Dimmi amore.."
"La luna se ne e' accorta che noi lo sapevamo che ci stava seguendo'
"Accipicchia 'sta luna... e come mai se ne e' accorta?"

Speriamo che 'sto mese arrivi la stramaledetta gratifica che il barile e' asciutto...

"Non lo so, pero' adesso s'e' nascosta dietro una nuvola per non farsi accorgere che ci segue"

Ma si' chi se ne frega. Pensiamo a scrollarci di dosso 'sta luna impicciona, va...

Ti voglio bene tesoro.

mercoledì 20 giugno 2007

Vacanza fuori ordinanza

Che forza!
Ieri babbo non e' andato al lavoro (ha fatto sega, dice lui) perche' consegnavano la mia pagella di I elementare. Sono stata promossa e ho anche migliorato i voti del primo semestre, cosi' per regalo ci ha portato alle Terme di Cretone.
Un posto davvero fichissimo!
Avro' fatto almeno duemila tuffi, mentre babbo pareva un camaleonte perche' con un occhio controllava me, con l'altro Donatella nella piscina dei piccoli.
Io gliel'ho detto che gli voglio bene tanto tanto tanto tanto tanto... anche se e' un po' rompicojoni... me la sono scampata solo perche' ero stata cosi' affettuosa... ma la parolaccia...:(

giovedì 31 maggio 2007

Domenica

Che domenica fikissima!

Sveglia con le galline, come dice babbo Aldo (ma dove le nasconde? io non le ho mai viste...)

Alle 10, tutti al castello, che la sottoscritta ha recitato (sisisisi, proprio cosi') nello spettacolino del gruppo di laboratorio teatrale frequentato per tutto l'anno.

Il tempo di un pranzetto e due cartoni, e via con il babbo (con lo scooter!) alla palestra, per il mio saggio di pattinaggio. Sono stata davvero bravissima. Mi spiace solo che babbo non lo abbia visto, perche' quando e' arrivata mamma in palestra, lui ha preso Donatella e sempre con lo scooter l'ha acompagnata alla festa della scuola materna.

Come era felice babbo quando e' tornato a casa la sera!

Dice che gli ci vorrebbero un paio di domeniche cosi' al mese per vedere gli angioletti... si capiva che era davvero entusiasta!

Non vedo l'ora di averlo tutto per noi per le vacanze al mare... sai quanto si divertira'?

martedì 3 aprile 2007

Aria di festa


Evviva! Sono ultrafantasticamente felice.

Domani é il mio compleanno. Sei anni tondi tondi, mica da ridere.

Ho già scritto la lista di tutti i bambini che inviterò alla nostra festa.

Nostra, si, perche' il 12 pure Emilia ha quattro candeline da spegnere.

E poi c'è Pasqua.

E poi c'è una roba che chiamano "venticinqueaprile" e poi ancora un'altra che babbo Aldo chiama "la festa di cuntachinte" che viene proprio prima del compleanno suo (che babbo chiama "cuntachinte dopo la sbornia", ma voi sapete cosa vuole dire? mah...)

Quando mamma Barbara ha visto il calendario di tutte queste cose supereccezionali, é sbiancata dalla felicità. Poi é corsa ad accendere il computer per controllare "quanto era secco il fondo del barile in banca", che io pensavo che in banca ci stavano i bancomat, mica i barili.

Ho deciso che voglio solo le scarpe di lellichelli, il gheimboi, il copriletto delle mitiche Winx, le lezioni di cavallo, i trucchi al metanolo di Barbie e il cellulare con la telecamera per fare i filmini a Emilia. Niente roba inutile, ormai sono grande!

Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa



sabato 24 marzo 2007

Ci siamo anche noi!

Ciao. Mi chiamo Carla, e sono la piu' grande delle tre bambine che vivono in questo manicomio che chiamiamo casa. Sono un gigante di quasi 6 anni, faccio la 1aB e so quasi scrivere bene (babbo Aldo mi corregge gli errori, ma che rompi...)

Da quasi 4 anni mi fa compagnia Donatella, che e' una rompina pure lei, mentre da poco e' arrivata pure Emilia, di cui non sentivamo di certo la mancanza, visto che ormai mamma Barbara ce la siamo giocata, mentre babbo ce lo eravamo gia' giocate da un pezzo con il suo lavoro, che alla fine lui non c'e' mai.

Mi dicono che io mio compito e' farvi capire come si vive da bambini in una famiglia come tante.
Mica male, direi. Certo che se potessi mi trasferirei nel castello di Alfea con le mitiche WinX, ma poi chissa' se mi troverei bene come qui. Di certo non ci porterei ne' Donatella ne' Emilia, al castello di Alfea.

Ci porterei babbo, questo si. E' prorpio simpatico. E poi dice che gli piacciono le sise di Bloom... mah, chi lo capisce. Va be'.
Vado a giocare a maestre. Mica cio' tempo da perdere, io. Ci vediamo...