Se quello che capita a una famiglia come tante non ti basta, c'e' sempre Google!
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giovedì 17 novembre 2011

Caro Mario Monti...


Caro Mario, egreggio neo-presidente del consiglio
nonche' longa manu inevitabbile che cerchera' de strizza' sangue dal portafojo de buccia de cipolle che me ritrovo...
T'avemo invocato, e salutato con entusiasmo, quell'entusiasmo che viene dal fatto che nun je se lafaceva piu' e che gnente poteva esse peggio de Sirvio. E pure ce lo sapevamo che portavi lacrime e sangue, ma siccome semo gente de coscienza, ce semo rassegnati prima ancora de mette mano ar portafojo.

Te disturbo e permetto de riccontatte che m'e' successo ieri sera, gnente de speciale, una storia davvero come tante, ma si la racconti magari prende corpo, e fusse che fusse, anche coscienza.

Era qualche giorno che Carla me manifestava fastidi all'occhi, fastidio e bruciore, insomma gnente de che ma sempre mejo controllalli sti regazzini, e quindi pigliamo appuntamento con un oculista, uno bravo, e ierisera se presentamo puntuali alle 19.30 presso lo studio medico.
Ovviamente lui alle 19.30 nun e' che ha dato appuntamento solo a me, ma almeno ad altri tre, tanto che je frega, mica e' lui che aspetta, semo noi. E cosi' armati de Topolini Giganti e tanta pazienza, se semo ammosciati su una poltrona ad attendere la visita di un intero nuclo familiare e di una anziana 93 enne che erano arrivati con un filo di anticipo e quindi ci avevano bruciato sul tempo.
Tra un macchia nera e uno spennacchiotto, alla fine dopo 1ora e mezza rimanemo io e mi figlia, ormai stremati ma ancora calmi, ad attendere di entrare nello studio. Un po' che se volemo bene, un po' la stanchezza, c'avemo comunque voja de ridere e scherzare, e quanno il dotto professionista ci riceve, si profonde non solo nelle doverose scuse per il ritardo, ma anche in una sequela di simpatica approvazione perche' ci aveva sentito scherzare in sala d'attesa. Insomma, il tipo e' bravo e simpatico e alla mano, fa una bella visita alla regazzina, scongiura ogni pericolo di quelli maggiormente temuti, e ci prescrive delle goccine per la congiuntivite.
E qui viene ovviamente il bello. Io sto zitto, perche' gia' ce lo so. E me dispiace de nun avettelo reggistrato magara de nascosto col cellulare, ma provo a riccontattelo cor virgolettato, cercando di essere accurato.

Oculista: "Allora, la visitina, la ricetta... che bello comunque sto rapporto allegro tra padre e figlia... allora dicevamo.. la visita... ecco, sarebbero 80 euro... ma famo 60... tanto che je serve, la ricevuta?"
Io:"E si che me serve la ricevuta, famme sta ricevuta..."
Oculista: "Ah certo, allora 80... tanto che c'ha, una assicurazione medica che je la rimborsano..."

Tralascio er prosieguo...

Gentilissimo Mario, ora tu capisci a me, io l'assicurazione medica ce l'ho, e nun te nasconno che questo aiuta nel decidere di spendere 20 euri de piu'... ma sara' che 20 euri nun me cambiano la vita, iersera assicurazione o non assicurazione io a quello la fattura je la facevo fa'lo stesso,,, mica pe' gnente, ma il fatto e' che me so' abbastanza sfracellato la fodera der cosiddetto a paga' sempre tutto solo perche' c'ho una busta paga e non una partita IVA...

Vedi, Mario, a me me basterebbe che tu mettessi mano sto mondo infame delle partite IVA, che sta gente imberta a raffica e senza vergnogna, e sara' pure che so' seviziati dal fisco, ma insomma bisogna che ste cose finiscano er prima ed il mejo possibbile.
Allora si che l'ICI te la ripago volentieri, e gia' che ce stai, se po' pure mette una accisetta ar gasauto, che tanto io al lavoro sempre in machina ce devo veni'... che i mezzi pubblici ormai e' come se li avessimo appaltati al terzo mondo, che li pigliano solo l'extracommunitari


Ovviamente senza paga' er bijetto.

mercoledì 8 giugno 2011

Io ci vado e voto 4 volte SI - Referendum 2011 - Privatizzazione della gestione dell'acqua - Remunerazione del capitale investito in servizi idrici

Mettemo insieme i due quesiti referendari che riguardano l'acqua.
Il primo quesito riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

Con un decreto legge del giugno del 2008, si dispone che la gestione del servizio idrico possa venir affidato a societa' di capitali. Il referendum chiede l'abrogazione del DL, in modo che la gestione possa essere affidata da enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunita' locali.
Di pari passo il secondo quesito che riguarda l'acqua chiede di abrogare un altro decreto legge, stavolta del 2006, che permette al gestore del servizio idrico di aumentare le tariffe senza che a tale aumento corrisponda un effettivo miglioramento della qualita' del servizio offerto.


A Fiano Romano l'acqua fa schifo. Soltanto pe' nun famme veni' la scabbia ho dovuto mette su una architettura che manco alla NASA, vista la scarsa pressione con cui l'acqua arriva direttamente a casa nostra e la quantita' de calcestruzzo e sedimenti vari che ne arricchiscono er contenuto oligominerale. Nel frattempo, non e' che nel resto dello Stivale le cose vadamo mejo, con quantita' di arsenico sopra il livello di guardia in decine di comuni...

La soluzione de privatizza' er servizio parrebbe in effetti una mossa valida... se nun fosse che stamo ner paese delle mazzette e dell'appalti truccati come le mignotte che fanno parte integrante der contratto!
E sti privati sarvatori dell'acqua corrente a suon di festini e bunga bunga avrebbero subito modo de mette mano... si, ma ner portafojo nostro, con un bell'aumento der 7% a babbo morto tanto pe' recupera' er costo dei preservativi usati in sede de trattativa.

Le premesse ce stanno tutte, per una bella porcata all'italiana su un bene che nun se ne po' fa' a meno e rischiando che una doccia all'arsenico e silicio ce costa tanti de quelli sordi che vabbe' che l'omo ha da' puzza', ma poi ner call center strapieno colla puzza de fette pe' 600 euri lordi ar mese nun ce va piu' nisuno...

Nun ve fate incanta', ste furbate a botte de decreti legge nun se reggono in piedi... io in piedi me ce reggo, vado e ce schiaffo un bel paio de SI e poi ce bevo pure sopra... un ber bicchiere de vino, aspettando de pote' beve l'acqua der ruzzo....


mercoledì 6 aprile 2011

Lo specchietto della simpatia

Ieri sera, traffico caotico pe' usci' da Roma e io in sella al mio scooter-truffa che cerco de svicola' tra una machina messa de traverso e un furgone.
C'e' uno spiraglio sulla destra, non e' che se possa vola', ma insomma me ce infilo spedito.
Er genio furgonato, decide che e' giunto er momento de imbocca' la stradina a destra. La freccia l'ha lasciata a casa, succede anche nelle migliori famiglie, si sa.

L'istinto me dice che si freno me piglia lo stesso, ormai sto a mezza fiancata, riesco a passa' pigliando un colpo de retrovisore sulla spalla sinistra, me ritrovo sur marciapiedino che per fortuna c'ha l'imbocco a scivolo, schivo un palo pubblicitario, riesco a riscenne ar volo sulla carreggiata ner buco lasciato da du machine.

Manco quello che fa free style a Striscia La Notizia.

Er genio ner furgone me sona, me chiama, torno indietro.
Pe' fortuna nun e' successo gnente, c'avra' da di' e annamolo a senti'.
C'avra' 30 anni, occhiale a specchio, capello raso.
Me guarda.
E nun se premura de chiedeme si me so' fatto male, manco me dice che ne so, che a destra nun se passa...

Senza scenne me fa: "Adesso fai er giro e me rimetti dritto lo specchietto retrovisore".
C'e' mancato poco che je lo riducessi cosi'

A CALCI...






venerdì 11 febbraio 2011

1984


TG5 edizione delle 20.00 - mercoledi' 9 febbraio 2011.

Intervista in studio a Pannella. Mette pena, affetto da incomprensibilita' acuta, con quel cartello di sghimbescio per pubblicizzare il proprio sito web appeso al collo, i lunghi capelli nostalgicamente bianchi e nostalgicamente lunghi in una improbabile coda di cavallo da rockettaro. Sostiene Silvio, Pannella, dopo aver digiunato nel silenzio assoluto per secoli difendendo i diritti civili, ora protesta contro gli incivili diritti del Presidente del Consiglio. E dopo aver reclamato inutilmente spazi televisivi, trombato dalla par condicio, eccotelo la', ben cinque minuti in diretta, non se sa che dice, puche' parli e difenda.

TG1 edizione delle 20.00 - giovedi' 10 febbraio 2011

Intervista in studio a Giuliano Ferrara.
Che in risposta al Palasharp, portera' qualche centinaio di figuranti in un teatro di Milano, al grido di "siamo tutti pipparoli" e "anch'io vojo una fetta de culo minorenne". Cita i grandi filosofi del passato, con quella cravatta di lana talmente fuori epoca da farti pensare che non se la sia mai levata da quando girava per gli studi di Mediaset.
Anche lui, ricco del suo 0,0 per cento alle recenti politiche, si appropria di uno spazio di oltre cinque minuti, per dire a tutti che siamo ipocriti a scandalizzarci per le prodezze amatorie del Premier.
La giornalista in studio e' quantomeno imbarazzata, ma je tocca abbozza'.


1984 ve fa' una ricca pippa.