Se quello che capita a una famiglia come tante non ti basta, c'e' sempre Google!

sabato 28 aprile 2007

Ponte Ponente Ponte ppi'


Si parte... tutti in fila per andare due o tre giorni al mare, in montagna, in campagna, al lago.

Ho messo qualche cosuccia nella station wagon, per il solito trasloco che accompagna ogni piccolo spostamento, e sono pronto per raggiungere il posto del mondo che amo di piu': Marta, un piccolo paese sul lago di Bolsena, dove ho speso i primi anni della mia vita allevato dai nonni materni.

Qualche giorno di riposo ci voleva proprio!
A Marta mi conoscono tutti, e riscopro il piacere di fare una passeggiata dopo cena, sul lungolago, anche solo per fermarmi al bar e vedere qualche faccia conosciuta di cui magari non ricordo piu' il nome, ma ci si sorride e ci si scambia qualche frase che va appena al di la' della semplice convenienza, ma che riscalda il cuore.
Un lungolago fantastico, un minuscolo centro storico, e il lago stesso che ti parla... racconti di quando ero bambino e tutto era molto piu' semplice anche per chi bambino non era.
Mi piacerebbe che le mie figlie potessero capire come poteva essere una volta, ad essere bambini senza DisneyChannel, senza film in DVD scaricati da Internet, senza tante cose, ma con tante cose, diverse, piu' semplici, piu' genuine...
Ci riuscirò?

lunedì 23 aprile 2007

Condominium

In questa epoca di affitti alle stelle e case che sembrano costruite con lingotti d'oro anziche' volgare foratino, mi viene in mente un romanzo di fantascienza di Ballard, "Condominium".

Nel romanzo, un grattacielo modello diviene una sorta di microcosmo in cui le classi piu' misere sono destinate ai piani bassi, mentre man mano che la posizione sociale di uno degli occupanti cresce, si sale di piano (e ovviamente, a chi cade in disgrazia viene assegnato un appartamento ai piani inferiori).

Le condizioni di vita ai piani piu' bassi, dove la manutenzione latita, e' tale da scatenare una vera e propria corsa "ai mejo posti" della scala sociale, e di conseguenza nel condominio.

Al di la' delle estremizzazioni proprie di ogni romanzo che si rispetti, e figuriamoci di un romanzo di fantascienza, e' incredbile come Ballard, piu' di 30 anni fa, abbia fotografato la societa' attuale con tanta precisione.

Se non fosse che oggi un seminterrato costa quanto un attico, il buon Ballard ci aveva azzeccato proprio.

giovedì 19 aprile 2007

Orgogliosi e orgoglioni


Adesso, parla' de pallone e' pure inappropriato, che nella vita ce stanno tante de quelle cose che sto calcio e' diventato davvero una fiala di morfina con cui tacitare tutte le brutture di ogni giorno...
Ma ieri, in pieno relax grazie a uno strategico colpo della strega che non mi aveva concesso di andare a lavorare, mi sono concesso un'altra dose di lenitivo con la succulenta partita tra Inter e Roma, valida praticamente per un bel nulla, ma che alla fine e' stata forse meglio di tante finali. Non tanto per il risultato, per quanto favorevole ai miei beniamini, quanto per il modo con cui e' maturato.
Grazie a quell' ORGOGLIONE di Adriano, cascatore indegno e malandrino, ho riscoperto quanto sono ORGOGLIOSO di essere giallorosso. Ho passato parte della serata inneggiando cori da stadio davanti agli sguardi inebediti della moglie e divertiti delle piccole.
Scusate l'ardire.

martedì 10 aprile 2007

Cca' nisciun'e' fesso... a parte il sottoscritto

Uno fa la conta degli spicci per arrivare a fine mese. Poi guarda che gli va a capitare...
All 'inizio dell'anno faccio 13 al totocalcio della sfiga e distruggo il motore della vecchia Renault che mi porta tutti i giorni al lavoro. Allora mi viene il colpo di genio e decido di cambiare vita e rimettermi in sella alle due ruote, in modo da poter evitare la trafila antelucana e magari dare una mano a casa per la vestizione delle piccole e la loro tradotta alle rispettive scuole.

Cerca che ti ricerca, alla fine incappo in una inserzione su PortaPortese, noto bisettimanale romano di piccola pubblicita', dove campeggia in bella mostra la marchetta di un noto rivenditore di auto e moto usate, tale Massimoto di viale Tirreno. Mi armo di sacro coraggio e mi reco presso sto' fenomeno. Mi accoglie un tipo simpatico, cui chiedo espressamente la disponibilita' di uno scooter usato che abbia due sole caratteristiche: di costo contenuto e di alta affidabilita'.
Il tipo ci pensa bene e mi propone uno Yamaha Versity 300.
Lo scooter e' brutto forte, ma pare robusto. Mi serve, per cui ci penso qualche minuto e alla fine firmo una proposta di acquisto del mezzo stesso.
In pochi giorni, arriva l'OK della finanziaria, allora richiedo copia del libretto per poter effettuare l'assicurazione.
Mi arriva il libretto di uno scooter MBK Kilibre 300.
Stupisco, chiamo, il simpaticone mi dice che s'e' sbagliato, ma i due mezzi sono identici. Una rapida ricerca su internet mi conferma il tutto, mi fido, procedo all'assicurazione del mezzo e, due giorni dopo, passo a ritirarlo.
Ora arriva il piu' bello.
Sto cavolo di scooter, che pareva andare una meraviglia, il giovedi' prima di Pasqua mi appieda di punto in bianco. Fato vuole che, nella sfiga suprema, sono a meno di un chilometro da un meccanico, cosi' mi strascino sti 100 e passa kili di scooter morto fino al meccanico e gli chiedo di darci una occhiata, che se e' una scemenza la riparo e non ci penso piu'
Ovviamente, il giorno dopo, il responso e' spietato: non ho capito bene che e' successo, ma il danno e' grave, gravissimo: lo stesso meccanico mi dice di riportarlo da Massimoto per chiederne la riparazione in garanzia.
Chiamo imbufalito il rivenditore, e gli spiego l'accaduto, chiedendogli di mandare un carro attrezzi a ritirare il mezzo. E questo lo sapete che mi dice?
Che siccome lo ha visto un altro meccanico, la garanzia non vale piu'.
Ho passato la Santa Pasqua a pensare ai piu' atroci metodi di tortura possibili per questi fenomeni da baraccone che fanno i miliardi sulle spalle dei poveracci come me. Oggi vedremo se la situazione di sblocca, altrimenti mi tocca tirar fuori dalla naftalina il vestito da supereroe, e farmi giustizia.

martedì 3 aprile 2007

Aria di festa


Evviva! Sono ultrafantasticamente felice.

Domani é il mio compleanno. Sei anni tondi tondi, mica da ridere.

Ho già scritto la lista di tutti i bambini che inviterò alla nostra festa.

Nostra, si, perche' il 12 pure Emilia ha quattro candeline da spegnere.

E poi c'è Pasqua.

E poi c'è una roba che chiamano "venticinqueaprile" e poi ancora un'altra che babbo Aldo chiama "la festa di cuntachinte" che viene proprio prima del compleanno suo (che babbo chiama "cuntachinte dopo la sbornia", ma voi sapete cosa vuole dire? mah...)

Quando mamma Barbara ha visto il calendario di tutte queste cose supereccezionali, é sbiancata dalla felicità. Poi é corsa ad accendere il computer per controllare "quanto era secco il fondo del barile in banca", che io pensavo che in banca ci stavano i bancomat, mica i barili.

Ho deciso che voglio solo le scarpe di lellichelli, il gheimboi, il copriletto delle mitiche Winx, le lezioni di cavallo, i trucchi al metanolo di Barbie e il cellulare con la telecamera per fare i filmini a Emilia. Niente roba inutile, ormai sono grande!

Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa