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martedì 20 settembre 2011

Il papi....

Ormai si parla solo di lei.


Sia chi frequenti il bar aziendale più che la propria scrivania, sia chi non ci ha messo mai piede, un pò per snobismo un pò per pigrizia: tutti, almeno una volta, hanno sentito parlare del nuovo acquisto.

E' giovane. E bella. Ha un corpo pieno, sinuoso, ingenuo. Roba da infarto, si dice.

Ha le ciglia lunghe, sorride timida, la camicetta sbottonata al punto giusto.

Io sono tra i fortunati che l'ha vista dal vivo. Manco fosse una rockstar.
E confermo tutto: é bellissima, giovane, con quel sex appeal nascosto dietro le movenze da brava ragazza che rischia de fatte sbroccà.


Ed ecco che in una fresca e antelucana mattina, una delle pochissime in cui mi avvalgo del servizio pubblico per raggiungere il posto di lavoro, complice un autobus che per colpa del radiatore porta qualche minuto di ritardo, ecco che due fermate dopo la mia, sale lei.

Proprio lei.
E guarda caso, uno dei pochissimi posti liberi é quello accanto a me. E lei lo occupa.

Io chiacchiero pure coi serci, figuramose con la femmina più ambita di tutta l'azienda...
"Ma tu non sei la nuova..." e certo che é lei, che domanda sciocca, ma serve a rompere il ghiaccio, ci si presenta, "si é vero, lei viene ogni tanto a prendere un caffè", mi sorride... e non mi dare del lei damme del tu e inganniamo la transumanza mattutina con qualche chiacchiera, e poi quer lei già me deprime...

Si viaggia insieme, é giovane, molto giovane, si capisce da come racconta le cose, dalla sicumera che ostenta a dispetto della giovane età, tutto sommato me conviene dì sempre de sì, sò allenato cò mi moje e nun me costa gnente...

Le chiacchiere volano veloci, e pure il trenino e la metro. E' mattina presto, e percorriamo assieme anche quei dieci minuti di strada tra la metro e l'ufficio.

Come da copione le chiedo se vuole un caffè. Accetta subito, come dovrebbe essere normale, e andiamo al solito bar, quello che frequento ogni mattina con un mio collega.
Il barista é cordiale come al solito.
E lì me frego colle mano mie.

Je faccio, al barista, pelato e sorridente: "Aho, hai visto, oggi la compagnia che porto con me è migliorata parecchio, che dici.."


" Eh davero, é migliorata parecchio...

.... me fa lui.... er pelatone... e poi......


MA CHI E', TU FIJA?!?!?!?"

MALIMEJOMORTACCI TUA, A BARISTA... CO' AMICI COME TE, A CHE SERVONO I NEMICI?




ps: dopo 25 anni e 20mila guai, io a mi moje je vojo ancora bene. e la pischella davero, potrebbe essemi fija. E chi lo ha mai messo in discussione....
E me sò sentito pure io un pò papi...