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martedì 20 aprile 2010

Prima comunione: istruzioni per l'uso


Magari molti di voi, come il sottoscritto, si apprestano al ferale evento della prima comunione del proprio figlio o della propria figlia.E allora, miei cari sventurati, vi serve proprio un piccolo vademecum per cercare di arrivare vivi e possibilmente in condizioni di salute accettabili al giorno della prima comunione.
O almeno pe' capi' a cosa stante andando incontro, se gia' nun ce state in mezzo.

1. La casa
I figli crescono, le mamme invecchiano e i papa'... imbiancano.
E in effetti vostra moglie ha adocchiato quelle macchiette nere che intarsiano le pareti del bagno e della cucina, gnente de che se pensate che dovreste comunque un giorno rifare tutti gli impianti elettrici ed idraulici, nonche' creare il bagnetto di servizio e tramezzare il salone per ricavare una cameretta in piu'. Ma tant'e', quelle piccole striature nere dovute alla condensa sono come uno sfregio su una tela del Tintoretto, e vanno assolutamente eliminate prima della data dei festeggiamenti.
Poco importa che tanto tra sei mesi aristaremmo dacapo a dodici: s'hanno da leva' e basta.
Guarda caso, la consorte ha visitato lo smorzo piu' vicino e siccome in offerta c'erano le bovatte di semilavabile, ha pensato bene intanto di comperarla, che poi male che vada una pittata la darebbe lei. Dopo sei mesi di bovatte in mezzo alla cucina, e occhiatacce mentre cercate di recuperare le forze nel fine settimana collaudando la tenuta delle molle del divano, le bovatte stanno ancora li'e la tattica diventa quella di far arrivare una schiera di ditte per far preventivare i lavori.
Arrivano tutti sti artisti della mazzocca che come tali, per una grattatina e una stuccatina e un paio di mani di vernice, guadambiano 120 euri al giorno, ovviamente materiali esclusi e tra questi materiali c'e' anche la fattura.
Intanto voi cercate di capire se l'operazione coprimacchia possa diventare una roba che abbia un senso, tipo approfittare dell'ineluttabilita' dell'evento per fare le tracce almeno nei due ambienti oggetto dei restauri, per poter almeno eliminare una parte del vecchio impianto a filtubo. Chiaramente tirare due tracce col frullino e riempirli di stucco costa quando un cesso nuovo di pacca, e il preventivo schizza come i vostri occhi fuori dalle orbite.
A quel punto, vostra moglie ha praticamente vinto: se siete degli impiegati e 120 euri al giorno non li guadagnate manco con gli straordinari, allora iniziate a prendere seriamente in considerazione l'idea di scahiantare la cervicale e farvi i lavori per conto vostro.Solo se siete particolarmente fortunati troverete, quasi per miracolo, uno che vi fa lo stesso lavoro per la meta' dei preventivi finora ricevuti.
Altrimenti fate una croce sopra il derby, la coppacampioni e le pennichelle tra i due eventi.

2. La panza
Se siete passati indenni attraverso il freddo inverno riscaldando le stanche membra a suon di vinello e ammazzacaffe', e' venuto il redderazzionem: il vostro stomaco gonfio e' francamente impresentabile in occasione del sacro evento. Per quanto vi sforziate di ritirare la panzetta quotidiana e di ricorrere a camicione larghe e fori dai calzoni, sapete benissimo che certi trucchetti saranno inapplicabili in fase di vestizione per la cerimonia.
E lo sa pure vostra moje.
Mi auguro per voi che alla fine dell'ultima dieta non abbiate regalato i pantaloni taglia 62 e le giacche calibrate: e' il momento di tirarle fuori con sussiego per la salvezza vostra e del vostro portafoglio. Altrimenti, vi aspettano almeno due mesi a base di insalata e petto di pollo, salvo poi ingozzarvi come anatre all'ingrasso alla mensa aziendale, fuori dal controllo severo del cerbero muliebre.

3. La macchina
C'e' da lavare la macchina. Nun sarebbe gnente. Ovviamente non la usate voi, che transumate da e verso la capitale con il vostro scooter truffa anche quando grandina. Il peggio e' quando dovrete provvedere a svuotarla dalle masserizie accumulate dalla prole: cuccioli cercamici fanno capolino dai tasconi dietro i sedili, stickers di ogni foggia e guisa sono appiccicati con il mastice ai finestrini, paia di scarpe in attesa di essere consegnate alla Caritas hanno fatto ormai la muffa nel portabagagli, assieme ad ombrellini con le stecche immancabilmente rotte, hoolahop per il pattinagigo artistico, matite, penne, cartacce, resti di pizza paleolitici, scontrini, fatture, e cosi' via, cosi' discorrendo.
Ma non osate lamentarvi: erano mesi che si parlava di realizzare un nuovo sgabuzzino tramezzando la camera da letto...

4. Il pranzo (o la cena)
La via crucis inizia molto prima di Pasqua con la visita ad un numero imprecisato di strutture ristorative che hanno gia' le agende traboccanti di preventivi, anticipi, menu', appuntamenti.Un pranzetto normale costa dai 30 euri a capoccia in su, la roba e' sempre la stessa (antipasto, un paio di assaggini che te viene da di' che cazzo, io vojo magna', ma che so' st'assaggini, arrosto misto di carne o pesce, bevande, caffe').
In ogni caso, e' una tassa da paga' e la paghereste pure volentieri, quando vostra moglie scopre che con la stessa cifra si puo' fare un catering in giardino. Inorridite, pensando alle macchine da parcheggiare, ai tavolini, alle sedie, ai regazzini che schizzano da ogni parte mentre cercate di addentare un assaggino tiepido, mentre la gente deve salire a casa per fare pipi' e notera' il meraviglioso lavoro fai-da-te in cucina e in bagno, criticando il fatto che se ci si mette controluce si vede che la parete non e' stata rasata ad arte...
Il terrore puro vi assale quando un barlume di lucidita' vi fa prendere in considerazione l'idea che potrebbe anche piovere, e a quel punto il marasma di parentame potrebbe essere costretto a transumare in taverna che pero' e' buia e ingombra da masserizie, oppure a casa, che non e' buia ma e' comunque ingombra di masserizie.
Non cercate di far riflettere la vostra compagna su simili eventualita': sarete tacciati di pensare solo in negativo. Rimettete l'anima a Dio e magari vi sara' concesso di esprimere, inascoltato, il vostro parere sul dubbio amletico se far fare al catering due assaggini di pasta con gli asparagi o zucchine e gamberi.
Alla faccia della amatriciana in trattoria.

5. Il significato religioso

A margine del delirio, preparatevi ad affrontare il lungo percorso che portera' vostro figlio/a a ricevere il sacramento della Comunione.
Dopo due anni di catechismo e di sante messe tutte le domeniche, a un certo punto la sera tornate a casa, vi sedete al desco familiare e trovate il/la comunicando/a a mani giunte.
Mentre mettete il parmigiano sulla minestra, la prece silente continua imperterrita. Senza rendervene conto, avete finito il brodo e state per aggredire il petto di pollo e quello/a sta sempre li', a mani giunte.
Ogni invito a magna' che la minestra se raffredda, e' inutile.
Cominciate a preoccuparvi, temendo che ce sia rimasto/a secco/a, tanto non ve risponne nemmeno, fino a che non gli/le date un paio di scossoni, ricavandone in cambio uno sguardo che se lo porti a Napoli hai risolto i problemi dell'inceneritore.
'Sta preghiera eterna finisce, e l'argomento de discussione e' che a scola j'hanno fatto di' 30 avemmarie per una scola de regazzini in India che rischia de chiude, allora loro hanno pregato e mo' pare che nun chiude piu'.
Poi la battuta finale: "me sa' che prendo i voti."
A quel punto, aprite er quaderno de matematica, e je fate vede' che voti sta a prende.
Poi cercate de spiegaje che a fa' der bene alla gente, basterebbe la domenica, invece d'anna' a messa, anna' a trova' i vecchietti nei nosocomi.
E dopo che avete cercato de fa' un discorso moderato e profondo sur significato de esse cristiani fori dalle pantomime der clero, ve sentirete di' che la domenica successiva ce sta un ber ritiro ar centro Salesiano a la Bufalotta.
Genitori e figli.
Amen

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