Se quello che capita a una famiglia come tante non ti basta, c'e' sempre Google!

venerdì 25 maggio 2012

Una magnata da Mac Donald

Bollettino dopo una serata al MacDonald di Capena:

Barbara teme il consueto raid da mal di pancia, con scoppio di granate ruttanti e scureggette fuori ordinanza, per cui si lancia in una sessione impressionante di stiro; pare che i succhi gastrici si siano dichiarati prigionieri di guerra per evitare rappresaglie a base di Effervescente Brioschi.

Carla ha male di pancia e le duole la testa. Decide per una camomilla e per prepararsela da sola allaga il piano cottura, bagnando anche il piezoelettrico; ci accorgiamo che non riesce ad accendere il gas quando ormai i vicini stavano probabilmente per chiamare i vigili del fuoco per la puzza di gas che c'era nella nostra cucina.

Donatella ha piu' o meno gli stessi sintomi della sorella, conditi da un riacutizzarsi del dolore al ginocchio dovuto ad una ferita lacerocontusa ormai vecchia di giorni ma che io chiamo "silvio" perche', come il nostro ex-premier, ogni tanto esce fori soprattutto quanno je fa' comodo. I malanni sono talmente tanti che la povera accetta di non andare al Pronto Soccorso in cambio di una dormita sul lettino di servizio in camera di mamma e papa'. Prontamente accontentata.


La piccola Emilia, come prima conseguenza della spanciata made in USA (o China?) ha indossato la sua migliore faccia da schiaffi. E' schifata da questo mondo fatto di troppi Monti e di poco mare, e quasi ti fa sentire in colpa che l'hai portata a mangiare un Happy Meal invece che le ostriche da Bastianelli a Fiumicino. E meno male che il Meal era Happy.

E infine io, il simpatico immarcescibile Aldo. Ho magnato chiaramente la roba piu' piccante e condita del gruppo, tutte genuinita' a base di senape e bacon, una sciccheria. Annaffiata da una afrodisiaca birra acetanolica. E mentre loro so' arrivate a casa facendosi lasciare a qualche centinaio di metri, giusto per una passeggiara digestiva, io ho riportato la macchina a casa, me so' impigiamato, e me so' dilettato con un pigrissimo filmaccio chiamato "Fighting" ambientato in un Bronx con parecchie tette ma pochissime parolacce.
Unico effetto della american abboffata: stanotte me so' sognato Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi che me veniva in ufficio come rappresentante de stampanti multifuzione. Vengano avanti quelli che si intendono di Cabala, che questi so' nummeri da giocasse...


1 commento:

Anonimo ha detto...

domanda: ma quindi cosa ci andate a fare a mangiare animali tritati in quei posti se poi dovete fare tutta sta lagna? Magnate sano e buonanotte.