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mercoledì 6 maggio 2009

Il mio amico elettrauto (sottotitolo: .. e di chi non te lo dice co' la mano arzata)


E' sabato mattina. Ho promesso alle ragazzine de portalle ar mare.
Ma come ar solito ce sta er problemino alla macchina. Come te sbaji.
Stavorta e' una cazzata, ma de quelle fastidiose: er finestrino posteriore destro e' rimasto aperto a meta'. Nun va ne' su ne' giu'.
Ripensando a quelli a manovella, nell'era dell'elettronico centralizzato diggitale tarato al picosecondo pe' accannatte er finesettimana, te ce rode eccome.
Ma miracolosamente alle 8 de mattina la tua serranda, o prode eroico stoico amico elettrauto, e' aperta.
Oh gaudio oh letizia.
Ma tu drento nun ce stai. E' chiuso sbarrato. Un bel cartello formato A4 lettering Word Art 98 me dice che torni subbito. In Times New Roman dimensione 6 inclinato me riporti anche uno scoloritissimo numero de cellulare.
Ma magari torni subbito davero. Me pare scortese de chiamatte alle 8 de mattina. Aspetto fiducioso.

Er subbito tuo e' lo stesso de quello dell'autisti der COTRAL.
Alle 8 e mezzo me sento in diritto de decifra' la postilla contenente er nummero de cellulare e te chiamo.
Miracolosamente arisponni quasi subbito.
Voi sape' chi cazzo so e che cazzo vojo, che tu ciai un lavoro fori.
Io so' sincero, te spiego che e' probabilmente una stronzata, ma se vado ar mare con quel finestrino, ho una settimana de regazzine a letto con la febbre e moje con la paresi assicurata.
Ar nominare della prole colgo un flebile afflato de commozione, e me comunichi che arivi, una decina de minuti de pazienza. E ce mancherebbe altro.
Arivi dopo mezz'ora. Scenni da un pandino verde speranza con in mano una poco rassicurante mazzetta, me fai un rapido cenno del capo, entri in officina, recuperi alcuni attrezzi, arisali in machina e fai per andartene.
Te chiedo sbalordito ma ancora cortese, che intenzioni ciai. Esci momentaneamente dal tuo autismo e me comunichi che torni dopo 5 minuti che devi fini' quello che stavi a fa'.
E ce arimancherebbe altro.
So' le nove, e gia' so' che prima delle nove e mezzo nun c'e' verso. E infatti spacco la previsione al centesimo de secondo quando vedo all'orizzonte profilarsi la carcassa del pandino verde sempre meno speranza e sempre piu' pisello.
Scenni ancora piu' autistico de prima.
Nun profferisci verbo, non te se move manco un capello, entri in officina.
Appari e riappari da dietro le masserizie varie per un paio de minuti. Si ero trasparente capace che stavi attendo a nun acciaccamme, invece nonostante la mole non me te caghi de pezzo.
Dopo un pochetto, riappari.
C'hai in mano una ciriola traboccante porchetta.
Cominci a magnalla.
Comincio a non credere ai miei occhi.
Me guardo intorno pe' vede se ce stanno le telecammere de Scherzi A Parte. Gnente. Quanno me riggiro, te sei messo a sede ner gabbiotto de vetro drento all'officina. Armeggi con qualcosa che immagino essere la manopola de una radio. La ciriola alla porchetta, nel mio personalissimo immaginario, pare avere una proprieta' maggica che ad ogni mozzico famelico che je dai, quella invece de diminui' aumenta.
Sara' la buona educazione, ma me pare brutto venitte a rompe er cazzo. Io starei qui da quasi due ore, ce mancherebbe scusa se esisto, magari te serve quarcosa che ne so', un goccetto da beve pe aiutatte a ingolla' la porchetta...

Miracolo er panino e' finito.
Speranzoso, tiro fori le chiavi de la macchina dalla saccoccia ma me ricredo subbito: m'hai letto ner pensiero perche' me passi a un centimetro senza degnamme de uno sguardo e entri flemmatico nell'adiacente negozio di alimentari.
Ne riemergi dopo 10 minuti con una bottiglia d'acqua minerale.
Rientri ner gabbiotto.
Bevi.
Potessi strozzatte, ma solo dopo che forse te viene in mente che quer poro disgrazziato che staziona in piedi da un par d'ore fori dalla tua accogliente officina, oh amico mio elettrauto, e' quello che je serviva una stronzata.
Te viene in mente.
Esci con un cacciavite e un filetto sormontato da una lampadina. Smonti er bracciolo, controlli che nun ariva corrente, poi fai un ponticello e me tiri su er finestrino. Saranno passati 19 secondi netti. Sei er Mennea degli amici elettrauti.
"Adesso te lo stacco cosi' non lo apri pe' sbajo. Poi te lo farai aggiusta'. So' 5 euro".
Alleluja, hai parlato.
Te pago, salgo in macchina e vado a prendere le ragazzine per portarle A PRANZO ar mare.


""ndo sei stato babbo?"
"Eh, dal mio amico elettrauto, m'ha sistemato er finestrino"
"Bravo babbo, tu si che c'hai amici importanti!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie