Che hai un euro per favore? (Anche questo, a chi non te lo dice con la mano arzata...)
A volte uscire a prendere un caffe' sotto l'ufficio e' una specie di prova di resistenza. Il sole spacca l'asfalto e i vucupra' i maroni. Calzettoni, cineserie, orologi, dvd. Ma essenzialmente chiedono soldi. Non c'e' verso di fermarsi in uno dei rari angoli ombrosi a fare due chiacchiere e spesso anche i supercontrollati tavolini del bar dei VIP non sono sufficienti ad allontanare le loro insistenze.
Ma tu li batti tutti.
Mi fermi in mezzo al viale ignorando che stiamo rischiando di farci asfaltare dai veicoli a numero variabile di ruote che sfrecciano incuranti delle strisce pedonali. Mi chiedi un euro per comperare la pasta, perche' sei disoccupato. In parte per sfinimento, in parte per riuscire a guadagnare il marciapiede prima di rimanere tetraplegico a vita, sto per cedere. Poi te guardo bene: la mano destra e' protesa nella questua. La sinistra lascia pigramente penzolare uno shopper trasparente dentro il quale troneggia un involto drappeggiato nella lussuosissima carta di.. Vanni.
Cioe'.
Vuoi TU un euro da ME cosi' te compri er pasto da VANNI?
Spero non te dispiaccia se te manno a fanculo, vero?
Per chi non lo sapesse, Vanni e' (tra le altre cose) uno dei bar piu' rinomati di Roma (e anche dei piu' costosi...)
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