Camera Cafe
Incontro la mia vicina di stanza alla macchinetta distributrice di caffe'. E' una signora avvenente dell'Ufficio Acquisti, di quelle che ti sorridono mordicchiando la stanghetta degli occhiali, si riavviano i capelli lavati di fresco e pur senza essere delle modelle da copertina, emanano sex appeal da tutti i pori.
Le cedo volentieri la precedenza, una buona scusa per scoprire che indossa il tanga d'ordinanza e darle una scrutatina casta ma di rigore alle gambe abbronzate mentre di china a tirar fuori la bevanda dal distributore.
La situazione e' interessante, si ferma pigramente con la chiara intenzione di scambiare due chiacchiere, e chi gliele nega.
"Ho preso il the'", afferma affranta.
"Bibitina estiva..." tento l'approcccio da avanspettacolo un po' goffamente, ma m'hanno sempre detto che le donne le devi fa' ride, basta che se la smettono quando levi le mutande, altrimenti o hai esagerato, o stai messo proprio male... ma sto divagando.
Nei successivi 5 secondi, lei gira con lentezza studiata il the' fumante, lo sorseggia, si asciuga lasciva le labbra con la lingua tumida, si passa la mano sul decollete'.
La temperatura s'e' alzata.
Finito il giochetto veloce delle pose vintage da acchiappona, assume improvvisamente l'aria da Labrador che non mangia da due giorni, e mi dichiara candidamente: "Sapessi, sono due giorni filati che sto seduta al bagno, una diarrea fulminante, se prendo un caffe' mi liquefo mi sa che mi sono beccata un viruss..."
Signori e signore, ecco a voi Lady Bromuro.
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