Sono arrivati da poco. Una famigliola appena costituitasi che ha scelto di venire ad abitare in Roma Prati, zona Mazzini.
Lui ha scelto i materiali migliori, e nel giro di una notte ha costrito una suite al quinto piano di un palazzo centralissimo: il palazzo dove lavoro.
Li osservo, li' fuori dalla mia finestra, mentre sistemano le ultime cose e prendono possesso del nuovo alloggio.
La loro unione deve essere stata riparatrice, perche' manco so' arrivati che la signora si e' rivelata gravida anzi, praticamente partoriente, e in men che non si dica ha sfornato due gemelli.
La guardo attraverso il vetro della mia finestra, e lei che ha sfornato sti due gemelli, mentre li coccola e li tiene al caldo, mi guarda di rimando con un occhio vigile, quasi fisso, a meta' tra la paura che io possa far loro del male e una minaccia o una sfida, prova a fare qualcosa che poi ti faremo vedere noi...!
Erano gia' entrati nella mia vita in passato: una volta, rientrando in ufficio da pranzo, scoprii lui che si era intrufolato nella mia stanza e girellava curioso intorno alla scrivania. Dovetti fare una fatica del diavolo per cacciarlo via, tirandogli tutte le suppellettili a portata di mano.
Indubbiamente cio' servi' se non altro a mantenere le debite distanze, ma non ad evitare che mi venissero ad abitare di fronte. Da allora nonostante l'afa e la calura estiva, ho evitato di lasciare aperta la finestra per la paura di ritrovarmelo a sfrugugliare tra le mie carte.
Il loro arrivo mi ha messo una strana inquietudine addosso, e quando ho visto quanto veloci sono stati a costruire una casetta di legno e paglia in pieno centro di Roma , ho sporto subito denuncia: basta, debbono andarsene immediatamente, e' uno scempio, me ne fotto che ci siano in giro due nascituri, ma pretendo che siano sgomberati all' istante, che poi chissa' da dove vengono e quali malattie rare portano con se', e poi se gli altri della razzaccia loro scoprono quanto e' semplice venire da queste parti e mettere su casa in quattro e quattr'otto, sai che scempio!
La mia segnalazione ha fatto subito accorrere le autorita' competenti sotto forma di un nerboruto energumeno di circa due metri di altezza e altrettanti di larghezza, prontamenti inviatomi dal funzionario che si occupa di queste rogne e che casualmente e' anche mio amico.
L' energumeno ha osservato attentamente la situazione con un vivido occhio azzurro, che alla vista dei nascituri si e'addolcito come mai credevo possibile.
Mi ha guardato comprensivo: ma e'sicuro, mi ha detto, che vuole che io proceda con questo sgombero... ha visto, ci sono i pargoletti... li' si sono sistemati benino, tutto sommato la situazione igienica e'sotto controllo, magari potremmo attendere che ne so, che i piccoli crescano un po'....
E siccome io pure non sono un cagnaccio, mi sono lasciato facilmente convincere che tutto sommato si poteva aspettare, che una finestra prudenzialmente chiusa non e' poi la fine del mondo e che il bene di quei piccolini e' certamente piu'importante di tutto.
E cosi'ogni mattina vedo il papa'che va a svolgere chissa' quale oscura attivita' per portare a casa il cibo per la sua famigliola, e la mamma che accudisce i pargoletti. E mi ci sono anche un po' affezionato, a questa famigliola sciamannata e coraggiosa che tutto sommato si e' appropriata solo cio' di cui aveva strettamente bisogno.
E mi sento un pohetto nonno pure io: di queste due minuscole, perfette uova di piccione di questa simpatica famigliola che ha fatto il nido sul mio davanzale...