Se quello che capita a una famiglia come tante non ti basta, c'e' sempre Google!

lunedì 25 giugno 2007

La luna ci insegue


"Babbo!"
"Dimmi amore!"

"La luna ci insegue.."

La via Cassia sfrigola sotto le ruote della mia macchina, i fari abbaglianti del controesodo domenicale rischiarano l'abitacolo a giorno, e l'aria condizionata non si puo' accendere anche se faranno 30 gradi qui dentro, perche' senno' le piccole si beccano un raffreddore.

"Davvero amore? Chissa' come mai la luna si e' messa in testa di inseguire proprio noi..."
"E' cosi' babbo, guarda, ci viene proprio dietro..."

Mi aspetta una settimana d'inferno prima delle due settimane al mare. Chissa' domani che traffico per arrivare al lavoro in macchina.

"Babbo..."
"Dimmi amore.."
"La luna se ne e' accorta che noi lo sapevamo che ci stava seguendo'
"Accipicchia 'sta luna... e come mai se ne e' accorta?"

Speriamo che 'sto mese arrivi la stramaledetta gratifica che il barile e' asciutto...

"Non lo so, pero' adesso s'e' nascosta dietro una nuvola per non farsi accorgere che ci segue"

Ma si' chi se ne frega. Pensiamo a scrollarci di dosso 'sta luna impicciona, va...

Ti voglio bene tesoro.

mercoledì 20 giugno 2007

Colonne (sonore) N. 2 - Supertramp

Se c'e' stato un disco in vinile che ho arato come un campo de granoturco, questo e' stato "Breakfast in America" dei Supertramp.
Tra l'altro, l'unico disco che dietro pressanti insistenze prestai ad un compagno di liceo, e che ovviamente mi fu restituito eoni dopo rigato come un gessato, anzi, per essere precisi, come un quadrettato a quadretti pure piccoli...

Una canzone in particolare mi ha sempre segato il cuore manco fossi David Copperfield, e' stata "Take The Long Way Home"... da non ascoltare mentre torni dal lavoro, in fila sulla Salaria, con la cravatta a capestro e le faccenne de casa che te aspettano... non proprio quello che sognavamo da ragazzi...




TAKE THE LONG WAY HOME


So you think you're a romeo
Playing a part in a picture-show
Take the long way home, Take the long way home
'Cos youre the joke of the neighborhood
Why should you care if youre feeling good
Take the long way home, Take the long way home

But there are times that you feel you're part of the scenery
All the greenery is comin down, boy
And then your wife seems to think youre part of the furniture
oh, its peculiar, she used to be so nice.

When lonely days turn to lonely nights
You take a trip to the city lights
And take the long way home, Take the long way home
You never see what you want to see
Forever playing to the gallery
You take the long way home, Take the long way home

And when you're up on the stage, its so unbelievable,
Unforgettable, how they adore you,
But then your wife seems to think youre losing your sanity,
Oh, calamity, is there no way out?

Does it feel that you lifes become a catastrophe?
Oh, it has to be for you to grow, boy.
When you look through the years and see what you could have been
oh, what might have been,
If you had had more time...

So, when the day comes to settle down,
Who's to blame if you're not around?
You took the long way home, You took the long way home...........

Vacanza fuori ordinanza

Che forza!
Ieri babbo non e' andato al lavoro (ha fatto sega, dice lui) perche' consegnavano la mia pagella di I elementare. Sono stata promossa e ho anche migliorato i voti del primo semestre, cosi' per regalo ci ha portato alle Terme di Cretone.
Un posto davvero fichissimo!
Avro' fatto almeno duemila tuffi, mentre babbo pareva un camaleonte perche' con un occhio controllava me, con l'altro Donatella nella piscina dei piccoli.
Io gliel'ho detto che gli voglio bene tanto tanto tanto tanto tanto... anche se e' un po' rompicojoni... me la sono scampata solo perche' ero stata cosi' affettuosa... ma la parolaccia...:(

lunedì 18 giugno 2007

Tipini Fini

Pure lui, ber tipo.
Avemo fatto carte farse contro er divorzio. Semo annati in Chiesa pure er lunedi' mattina pe' acchiappa' li voti de li cattolici ferventi, quelli che te pregheno davanti e te ingroppeno di dietro.

Cui Prod(est).
Tu Quoque, Gianfrancus, Fini mii.

mercoledì 13 giugno 2007

Colonne (sonore) N. 1 - Nik Kershaw

Oggi venivo al lavoro in macchina. C'era tanto di quel delirio che avrei potuto riascoltarmi tutta la discografia di Nik Kershaw, uno dei miei cantanti preferiti.

Pensando a questa possibilita', mi e' tornato in mente il tempo in cui, ricco di gioventu' e di capelli, sfrecciavo con la mia UNO Diesel in mezzo al "traffico" di Roma di una volta.

Ancora oggi, i pochi amici rimasti dai bei tempi che furono ricordano il "Cavaliere", che eterno mozzicone in bocca, si riavviava la chioma con fare piacione, e schizzava senza ragione e senza meta sulle strade di una Roma che, al confronto del delirio di oggi, si poteva considerare deserta anche nelle ore di punta come quella di stamattina.

Scattava subito il CD di Nik Kershaw, con "capolavori" del pop anni '80 che e' sempre stato fin troppo facile considerare canzonette, ma che oggi, riascoltandole, ti accorgi che sono passati trent'anni ma sono ancora fiche.




Il bello (o il brutto?) e' che i capelli sono un ricordo, la UNO e' rottamata ma mi arrivano ancora le tasse da pagare, e a Roma non si cammina piu' neanche ad averne voglia... pero' Nik c'e' sempre, ed e' sempre un grande artista.

Pure a lui non e' che di chioma ne sia rimasta molta, ma di talento ce n'e' sempre tanto... il suo ultimo album e' a dir poco fantastico, solo che non lo troverete mai nei negozi, perche' si acquista solo su Internet, dal sito di Nik Kershaw stesso.

Ancora oggi, anche se fermo nel traffico impazzito delle 9 di mattina, ho l'eterno mozzicone in bocca, mi passo le mani sulla rada chioma con fare disperato, e canto come un pazzo a squarciagola, e chi se ne frega.

martedì 12 giugno 2007

C'era na vorta

So' forti, st'americani aho.
Lo diceva pure Albertone.

All'Universita' della Virginia, invece de sta' a pettina' le bambole o a fasse li firmetti co' li videofonini, sti regazzetti se metteno a studia' e te partoriscono un progetto pe' fatte vede come doveva da esse Roma de 'na vorta.

Te ritrovi a passeggia' drento ar Colosseo, che era morto ma morto mejo dell'Olimpico co' li seggiolini della Lazzie. Oppure ar Foro. O drento ar Senato.

La musichetta te trastulla e tu viaggi virtualmente ner tempo, e te pare che le Adidas so' diventati sandali, e er completo gessato na tunica. Senti er sole de Roma sulla pelle, e te pare che di sotto nun ce sta' uno che spara er clacson a dumila perche' er genio de turno e' annato a fasse na lampada lasciando er Galloper in doppiafila, ma er sono de le rote delle bighe sui cari e vecchi sanpietrini.

Prima che te squilla er telefono pe' fatte la promozione dell'ADSL, fattece un giretto: poi vedi si nun parli romanaccio pure te.

http://www.romereborn.virginia.edu/

Ave.

venerdì 8 giugno 2007

Piove e il governo e' pure ladro

Piove. E come te sbaji...
Una settimana d'inferno per il traffico, e ovviamente, complice anche lo sciopero dei benzinari, me toccava veni' in macchina.
Oggi che ho scelto de inforca' le due ruote, chiaramente, viene che Dio la manna...
Massi', chissenefrega, tanto se me viene la febbretta adesso arrivano sabato e domenica...

Ner frattempo, mentre a me me chiedono le tasse che non devo paga' o che ho gia' pagato, c'e' chi rimuove er Capo della Guardia de Finanza perche' lavora sull'azienda de partito.

Scontato o no, piove e er governo e' sempre ladro.